Storie piccine: tempo di bilancio.
Al termine di una settimana intensiva di incontri con i lettori più piccoli, è tempo di soffermarsi e provare a fare un bilancio stando in equilibrio tra numeri e contenuti.
Se badassimo solo alle cifre, potremmo parlare di un piccolo grande record: tra Scuole dell’infanzia e Asilo Nido sono stati raggiunti ben 312 cuccioli. A ciascuno di loro è stato donato un piccolo gadget realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo, una borsa colorata a misura di bambino creata appositamente per l’Area Nord Est dello SBAM quale simbolo del progetto “Nati per leggere”.
Grazie al gadget ogni bambino ha avuto accesso ad informazioni relative alle Biblioteche d’area (compresa, ovviamente, quella di San Maurizio), all’ “Ora della lettura”, e ad un piccolo vademecum per i genitori pensato e stilato dal personale della Biblioteca.
Il fermento generato da questo tam-tam non ha tardato a dare i suoi frutti: molti genitori hanno fatto tappa in biblioteca anche solo per ringraziare, molti hanno portato i loro bambini all’ora della lettura, molti si sono presentati in biblioteca per cercare libri per i piccoli e hanno cominciato ad intuire la presenza di un mondo ancora troppo sommerso, quello della letteratura per l’infanzia.
Contrariamente a quanto si pensa, “Nati per leggere” non è un progetto destinato ai bambini, bensì ai genitori. Un bambino non può decidere se dare spazio all’incontro con il libro, o quale libro leggere. Un adulto può scegliere per il proprio bambino e deve farlo. Scegliere può voler dire dotarsi di informazioni e di strumenti per valutare, all’interno di una produzione letteraria vasta, quali libri possano essere utili e quali no. Scegliere può voler dire saper individuare i libri adatti ad ogni tappa evolutiva di un bambino. Scegliere può voler dire mettersi in gioco leggendo con il proprio bambino e creando con lui uno spazio relazionale privilegiato. È questa la vera magia di cui i libri sono capaci: creare relazione attraverso la lettura condivisa.
Detto ciò, in modo quasi impercettibile, siamo scivolati dai numeri ai contenuti. Non abbiamo la pretesa di rivedere tutte le famiglie intercettate con quest’iniziativa. Speriamo però di aver ricordato che la Biblioteca e le attività a cui essa dà vita possono contribuire in modo significativo alla crescita non solo dei bambini, ma anche dei genitori: la Biblioteca può a buon diritto essere considerata una tappa fondamentale nella costruzione di una buona “educazione alla lettura”.